La Comunità Capi del gruppo Acqui Terme 1 augura a tutti
un Sereno Natale
e un felice Anno Nuovo!

Blog del Gruppo AGESCI Acqui 1
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Facoltativo
Domenica 16 Maggio i lupetti del branco “Fiore Rosso” del gruppo scout Acqui 1, accompagnati dai Vecchi Lupi, hanno approfittato della bella giornata di sole per una caccia al fiume, alla scoperta del bosco e delle sue meraviglie.
Dopo breve una camminata a piedi per sgranchirci un po’ le gambe dopo giorni di pioggia siamo arrivati sulla riva dell’Erro in Località San Secondo (Arzello) dove i fratellini e le sorelline hanno fatto conoscenza con uno strano re alle prese con un serpente dispettoso.
Per aiutare il sovrano, divisi in gruppetti, tutti si sono dati da fare per costruire, con rami, foglie e materiale vario trovato in loco, rifugi di emergenza nascosti tra le fronde degli alberi. I risultati sono stati molto diversi tra loro, qualche problema strutturale con qualche tetto che non voleva proprio stare su, ma tanto impegno e originalità!
Dopo un lauto pranzo la tentazione di mettere i piedi a bagno nell’acqua è stata davvero troppo forte e i lupetti, sotto lo sguardo sempre attento di Akela, si sono dati all’esplorazione di ogni anfratto dell’ isolotto che sorgeva al centro del torrente, raggiungibile con un breve guado.
Ben presto però sono stati richiamati al dovere dal re che, ferito, ha richiesto la loro assistenza come aspiranti infermieri, incaricandoli di costruire, con quello che la natura ci offre, una “barella d’emergenza”.
I risultati sono stati quel che son stati, ma visto che il lupetto “impara facendo”, siamo sicuri che, dopo la dimostrazione pratica da parte dei Vecchi Lupi, la prossima volta sarà un successo!
Nel primo pomeriggio, dopo aver fatto del nostro meglio per lasciare il posto che ci ha accolti “un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”, ci siamo incamminati verso Arzello per tornare alla nostra tana.
Giunti a destinazione, mentre i lupetti più grandi dirigevano i giochi, i Vecchi Lupi si sono dedicati alla pista di alcuni dei fratellini: prendendo con loro impegni concreti per “migliorare se stessi” caratterialmente e nelle abilità e “aiutare gli altri”, come recita la Promessa, che sancisce l’ingresso in branco dei Cuccioli, e che accompagna i lupetti durante tutto il loro percorso.
Il fine ultimo è di raggiungere la “cima della rupe”, dove stanno i lupi anziani che, cresciuti nel rispetto della Legge del branco, hanno attraversato le fasi della scoperta e della competenza ed entrano in quella della responsabilità: ponendosi come guida per i fratellini durante il loro cammino.
Da circa due anni uno dei progetti più desiderati dal nostro clan è una passeggiata in montagna utilizzando le ciaspole che permettono di poter camminare su sentieri innevati senza affondare nella neve.
Dopo continui rinvii, finalmente l’iniziativa è decollata e la prima uscita del nuovo anno è stata progettata organizzando un’escursione tra i boschi liguri del Parco Naturale del Beigua, adiacente il centro turistico di Sassello. Muniti di ciaspole, prese in prestito o in affitto e con un entusiasmo pari a quello dei bambini che aspettano i regali di Natale, siamo così giunti nel paese ligure pronti per cominciare quell’esperienza che da troppo tempo volevamo affrontare.
Alle 16.15, mentre tutti tornavano dalle varie escursioni noi tentavamo ancora di capire come si potevano mettere ai piedi quegli strani aggeggi; continuavano a comparire e a pendere strani lacci la cui collocazione per noi era ignota. Alla fine per unire tutti quelle stringhe un bel nodo da scarpa ha avuto la meglio! Ora definitiva di partenza 16.30.
Solitamente il buon escursionista sa che le camminate si iniziano al mattino essendo rischioso procedere le esplorazioni di notte tra i boschi; noi scout, però siamo sempre stati considerati portatori di principi controcorrente con il pensiero comune e in quest’occasione abbiamo voluto fare nostro il detto: “impossible is nothing”.
Un’altra caratteristica dello scout riguarda il tipo di strada che percorre: tra un percorso in salita ed uno in discesa sceglie sempre quello in salita; ad un bivio tra un sentiero pianeggiante ed uno ripidissimo sempre quest’ultimo è quello che lo porterà all’agognata meta.
Convinti nella bontà del nostro capo, l’entusiasmo iniziale era alle stelle; i primi chilometri avevano il sorriso in bocca, tanti discorsi e poca stanchezza; ogni ora che passava, oltre che segnare l’inizio della notte, continuava ad essere più lunga, pesante ed ormai le tante parole, prima sprecate, erano solo un felice ricordo.
Verso le 19.30 la stanchezza si poteva leggere sui nostri volti. La luce di due pile accompagnava il nostro cammino e le ciaspole erano solo fonte di imprecazioni e cadute. La strada continuava ad essere lunga, anche se nell’ultimo tratto (molto stranamente) risultava in discesa!
Alle 21.15 finalmente l’arrivo al parcheggio dove qualche ora prima, alla luce di un bel sole invernale, avevamo cominciato quella stremante esperienza che mai e poi mai avremmo voluto ripetere.
La meta per la notte era il piccolo paesino di Mioglia, infreddoliti, stanchi e affamati ci aspettava una calda sede dove poterci ristorare e riposare nei nostri caldi sacco a pelo.
Un’altra caratteristica dello scout è quella che, in qualsiasi posto egli vada, anche se gli impianti di riscaldamento sono oggetto di rigide manutenzioni o sono stati appena collaudati, si romperanno di sicuro esponendo lo scout a temperature polari. Ovviamente così è stato.
Si usa dire che “la mattina ha l’oro in bocca”. Altro che oro! La mattina per noi aveva il gelo nelle ossa, il ghiaccio nei piedi, i dolori ai muscoli!
Fortunatamente un bel sole ha accompagnato la nostra giornata e la progettazione della carta di clan.
Quest’ultima può essere considerata come il documento ufficiale che è stilato a distanza di qualche anno dai componenti del clan stesso e che contiene i fondamenti sul quale si basano le nostre attività e il nostro percorso di crescita sia individuale sia collettivo.
Tale documento si divide in: strada, servizio, comunità e fede.
Dopo la sfacchinata del giorno precedente facile era capire quale tema sarebbe stato oggetto di riflessione: la strada.
Nel primo pomeriggio, dopo chiacchierate, riflessioni e scambi di opinioni riguardanti l’argomento prima citato, è giunto il momento di tornare a casa e godersi un po’ di caldo vicino ai termosifoni!
Un doveroso ringraziamento va al CAI di Acqui che ha reso possibile la camminata con il prestito di alcune paia di ciaspole. Andrea Montruccchio
E' mancato Fratel Bigio, MARIO ARCANGELI, vecchio Akela prima del GE 27° in S.Rocco di Vernazza e poi del Branco del Nervi 1° (GE-Levante), è stato una roccia del lupettismo Asci genovese.
Sempre pronto a dare una mano a chiunque, aiutò pure noi quando in via del Molo, decidemmo di fare nascere il GENOVA 8° CNGEI, Mario sposò con entusiasmo anche l'avventura della LUCE DELLA PACE, quindi anche nel dicembre scorso, già sofferente...era a GE PP ad attendere gli scouts triestini e la fiaccola.
E' stato lui il primo o tra i primi a lanciare il servizio per i bambini ricoverati al GASLINI, e nel gruppo di volontari della "GASLINI JAZZ BAND", erano o sono tanti gli ex scouts attivi che continuano a prestarvi servizio.
Non è facile raccontare tutte le cose belle che Mario sapeva e faceva, era un omino di piccola statura che ha sempre fatto saltellare non meno di trenta lupetti alla volta, con le sue danze i suoi travestimenti le sue trovate esplosive.....ricordo ancora in un grande gioco a Vara, un bel numero di angurie al fresco nel torrente....che esplosero con lo stesso congegno che vediamo in certi film.
Era di piccola statura...ma un GRANDE nella vita di tutti i giorni a qualsiasi ora.
Fraternamente lo saluteremo ancora nel suo ultimo Hike...ago